Lettera Aperta al Presidente 

Sergio Mattarella, Presidente delle Repubblica Italiana

Al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e, per conoscenza, ai Parlamentari Italiani.

Egregio Signor Presidente Mattarella,

il programma Narconon di riabilitazione e prevenzione dalle droghe e dall’alcol esiste dal 1966. In itala siamo presenti dal 1981 con sette comunità che hanno restituito alla vita oltre cinquemila persone. Ci sentiamo quindi autorizzati ad inviarLe la nostra testimonianza in occasione di una futura discussione sulla Legge per la coltivazione e il possesso di marijuana.

In questi trentacinque anni abbiamo visto un cambiamento in coloro che fanno uso di stupefacenti, in Italia, occupandoci essenzialmente di persone, piuttosto che di droghe.

Il maggior cambiamento è nell’età. Oggi, un adolescente su quattro ha già una storia di droghe importante intorno ai 15 anni. Questo vuol dire che ha cominciato a fumare marijuana intorno ai 12 anni con effetti davvero devastanti.

Abbiamo visto una correlazione diretta tra l’uso di cannabis e l’ingresso nella dipendenza conclamata, sempre che l’uso di cannabis non sia, già di per se, una tossicodipendenza. Nella nostra esperienza, abbiamo notato anche la correlazione diretta tra l’uso di cannabis ed il rendimento scolastico, le abilità sociali e cognitive, il conseguimento di titoli scolastici e, non certo per ultimo, lo sviluppo di gravi patologie psichiatriche.

La tossicodipendenza è una condanna che nessuno merita, specialmente i più giovani. Per questo è troppo semplice chiudere gli occhi e sperare che con una Legge dello Stato il fenomeno sarà sotto controllo. I ragazzi, a scuola, non hanno bisogno tanto di leggi, quanto di informazioni reali e comprensibili.

La scusa, poi, che la legalizzazione della cannabis sia funzionale alla situazione economica del Paese è addirittura offensiva. ‘Mors tua vita mea’, giocata dallo Stato sulla pelle delle prossime generazioni, è veramente odiosa e inaccettabile.

La sicurezza, inoltre, non aumenterà con la legalizzazione della cannabis. La criminalità e le mafie continueranno i propri traffici mentre la microcriminalità si espanderà a macchia d’olio per il crollo della responsabilità individuale, tipico di qualsiasi droga.

Legalizzare la cannabis significa sconfitta per lo Stato e dimostra una profonda e generale incapacità di pianificare e gestire una politica di prevenzione al fenomeno delle dipendenze e di promozione della cultura della sobrietà e della libertà nella responsabilità.

Accetti, La prego, questa testimonianza come impegno per la salvaguardia delle generazioni future nella nostra Repubblica Italiana.

Con stima,

Ugo Ferrando

Portavoce del Narconon Sud Europa

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON PIEMONTE

PREVENZIONE ALLA DROGA E RECUPERO DALLA TOSSICODIPENDENZA