Grazie Narconon,
mi hai salvato la vita
Una storia, uguale come tante... però fino a un certo punto, dove le cose cambiano e diventano la piattaforma per una vita nuova fuori dal branco, in vera libertà.
”Inizio dalla fine, circa 20 anni fa, quando mi venne la bella pensata di farla finita con lo sport agonistico: il calcio, lo sport che amo tutt'ora. Iniziarono le prime discussioni in casa per via di questo. Insieme alla scuola, non mi è mai piaciuto studiare, in aggiunta la mia timidezza e la mia insicurezza e così mi affacciai in un mondo che non era il mio, ma ci volevo entrare a tutti i costi.
Iniziai a fumare le prime canne e pensavo di stare bene, ma non pensavo che stavo iniziando a sprofondare. Dopodiché iniziai a frequentare lo stadio e conobbi la cocaina, una condanna per me.
Iniziai a pippare per gioco, non mi sentivo parte di quella gente, sempre per via del mio modo di essere, all'improvviso mi sbloccai e iniziai ad essere uno di loro.
Fu così che iniziarono i primi arresti in discoteca e poi allo stadio, le prime denunce ed io mi sentivo un figo. Andai avanti, anche se spesso le davo e a volte le prendevo, fino ad un ricovero in ospedale. Tutta la situazione mi fece esplodere in un vortice incontrollabile. Non controllavo più la sostanza che mi fece perdere tutto: il rapporto con la mia famiglia si era rovinato, nessuno di loro si fidava più di me; feci disperare anche la mia ragazza e di conseguenza persi anche lei.
Restai solo io e la droga mi resi conto che c'ero dentro più che mai. Mi convinsi che ero alla fine di tutto. Non era più un divertimento, non mi divertivo più al punto che ero convinto di non avere più niente da perdere... ero fritto!
Il primo Novembre decisi di entrare al Narconon.
Grazie Narconon, mi hai salvato la vita e me l'hai cambiata in positivo.
Sono tornato quella persona tanto buona dentro e con un carattere tre volte più forte di prima.”
Marco, Ospite Narconon Piemonte
