Un Tiro di Canna, poi 4, poi 8: Avevo Imboccato la Discesa per l’Inferno Senza Saperlo

La storia di un giovane ragazzo di 19 anni che racconta come è caduto nella dipendenza da droghe, partendo dalle prime canne all’inizio delle scuole superiori. Come tanti altri della sua età, Ivan racconta come la timidezza e il desiderio di aggregazione l’abbiano portato ad associarsi alle compagnie sbagliate in primo luogo e come in seguito la cosa gli sia sfuggita di mano passando di droga in droga. Ora Ivan si trova presso la Comunità Narconon Piemonte, dove sta affrontando con successo il percorso di riabilitazione per riprendere in mano la sua vita e ringrazia di cuore la sua famiglia e gli operatori Narconon che lo hanno aiutato nel momento del bisogno.

Centro Narconon Piemonte Testimonianze

“Ciao, mi chiamo Ivan, ho 19 anni e prima di ritrovare la mia vita qui al Centro NARCONON, ho fatto uso di droghe.

Tutto è iniziato nel periodo di scuola superiore: ero nella prima di un istituto alberghiero. Durante gli intervalli della scuola ho iniziato a guardarmi in giro nei gruppetti che si formavano. Subito ho visto che c'era una compagnia che mi sembrava composta da gente che aveva stile, che spiccava sugli altri perché menefreghista, a sé…

Subito ho iniziato a frequentarli, a fare amicizia; è stato molto difficile perché ero molto timido, essendo lontano da casa per 5 giorni alla settimana, essendo anche "primino", questa cosa era accentuata.

Un intervallo dopo l'altro mi sono accorto che non fumavano solo quelle che sembravano sigarette. Emanavano un odore strano, molto forte.

Così uno dei ragazzi del cerchio mi disse: "Vuoi provare?". Io subito risposi di sì, non pensavo fosse una tragedia, così ho fatto due tiri tenendo il fumo un po' dentro ai polmoni. Subito dopo mi sono sentito accaldato, mi girava la testa un po', ma soprattutto avevo un sapore in bocca che mi faceva molto schifo. Il giorno dopo ero comunque attirato da quella specie di sigaretta; non mi veniva da pensare neanche lontanamente che quella cosa mi facesse male.

Così 4 tiri, poi 8, poi una canna comprata da me e così via. Avevo imboccato la discesa per l'inferno senza saperlo. Durante il primo anno circa non ne sentivo un grande bisogno, era come aprire la bottiglia di vino di tanto in tanto. Poi cambiando scuola, altre due precisamente, mi sono sempre aggregato alle persone che casualmente fumavano canne, ci riconoscevamo subito, dal primo giorno di scuola, "Tu fumi vero? Domani mattina ci troviamo prima?". Sempre in quella maniera.

Dopo qualche mese, ho riconosciuto lo stesso tipo di compagnia nel mio paese, erano più grandi di me e facevano anche loro uso di sostanze. Ho iniziato ad uscire con loro e man mano, i sabati e gli altri giorni della settimana, più sballi c'erano e meglio era. Oltre le canne, l'alcool, la speed, l'MDMA, la ketamina, l'LSD, i funghi raccolti da noi ecc… In modo alternato ogni settimana c'era il culto dello sballo, periodo LSD, periodo speed ecc…

Con la mia famiglia non c'era più rapporto, non parlavo più con loro, litigavo e basta. In certi momenti mi sembravano troppo monotoni per capirmi, in altri mi sentivo inferiore a loro, altre volte ero depresso e impazzivo anche solo per aspettare qualche ora per la droga. Mi hanno minacciato di buttarmi fuori di casa parecchie volte e io continuavo a perseverare nello sballo. Ho passato diverse notti fuori, raccontavo bugie su bugie per andare dove volevo. La casa esisteva solo per mangiare, bere, dormire, andare in bagno, giocare al pc.

Poi a febbraio mi si sono presentate davanti agli occhi due persone che mi hanno portato al Centro NARCONON Piemonte e che mi sono state d'aiuto fino ad adesso.

Ringrazierò per sempre i miei genitori per avermi aiutato e dato questa possibilità enorme. Senza di loro e senza il Programma NARCONON non so immaginare dove sarei ora e ne sono grato. Ho ritrovato la gioia di vivere.

Grazie papà, nonna, mamma e nonno che da lassù mi da la forza e non mi fa sentire solo nei momenti no.”

I.P.— Ospite Narconon

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AUTORE
C

Cristina

Dopo la laurea in Disegno Industriale, Cristina ha deciso di applicare le sue conoscenze nell’ambito della promozione di uno stile di vita sano e produttivo, avendo visto coi suoi occhi gli straordinari risultati ottenuti dal programma Narconon.

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