La Storia di Silvia
Le storie a lieto fine sono le più belle da leggere e nei Centri Narconon ne abbiamo moltissime! Oggi voglio condividere con voi la storia di Silvia, una giovane ragazza che ne ha passate tante e finalmente può godersi la sua nuova vita libera da droghe.
“C’era una volta una ragazza insicura, una ragazza che si era persa nella difficoltà della vita.
Non aveva fiducia né in se stessa né in quello che faceva.
Lei si aggrappava alle persone come se fossero salvagenti, ma più che salvagenti erano mattoni di cemento che l’hanno trascinata giù fino a toccare il fondo.
Così incominciò a non ascoltare nemmeno chi le voleva veramente bene, a fare di testa sua, a scappare da tutti e da tutto.
Non era un caso che aveva tatuato sul braccio la frase scritta in latino “salvami, ti salverò”.
Una richiesta d’aiuto disperata. A lungo ha cercato una mano che si allungasse verso di lei, ma non arrivava e semmai ne arrivava una, era quella sbagliata.
Quella mano l’ha distrutta e si è ritrovata a vent’anni da sola, con alle spalle la storia con un tossicodipendente da crack e altre brutte vicende e nemmeno lei credeva di potercela fare.
La sua vita era stata nelle sue mani, ma piano piano ne aveva perso il controllo.
Le sue scelte sbagliate l’avevano portata a mascherare, a coprire tutti i suoi problemi dentro e fuori di lei, con qualsiasi sostanza avesse a disposizione ed anche con l’anoressia.
Diventò una persona arrogante, violenta, una persona che faceva male ai suoi genitori, familiari ed amici. Menefreghista ed egoista con tutto e tutti. Iniziò anche a farsi male consapevolmente, nel tentativo di fermarsi. Proprio quando non ci credeva più, una mano arrivò.
Questa mano si chiamava Narconon Piemonte.
Ho iniziato come se questa lettera fosse una storia, e ora cambio tempo e modo proprio perché quella “lei” era il passato, ora è scomparsa ed ha lasciato il posto a SILVIA.
Gli ultimi mesi sono stati duri e difficili, soprattutto perché, tolte le sostanze, rimani comunque TU.
Tu con i tuoi difetti e le tue mille insicurezze, tu con i tuoi problemi da risolvere.
Devi imparare a camminare, stavolta con le tue gambe. Imparare a stare di fronte a tutto, alle altre persone, alle situazioni e al male che hai fatto a te stessa e agli altri, a migliorarti, ad ascoltare e a cambiare.
Non sono stata facile nemmeno qua dentro e ho fatto tanti errori. Ho fatto perdere la pazienza e anche le speranze a chi era qua ad aiutarmi, ho deluso tanto. Ma ora so che sono la prova vivente che ce la si può fare, nonostante tutto.
Non importa quante volte inciampi, se dopo ti rialzi.
Non ho parole per tutto quello che questo posto ha fatto per me e un semplice grazie non basta.
Il Narconon non è solo un centro di riabilitazione, io lo paragonerei ad una scuola di vita, perché mi ha preparato alla vita vera, quella che è là fuori.
Non me la sento di ringraziare nessuno in particolare, perché tutti qua mi hanno insegnato qualcosa, gli altri ospiti e soprattutto lo staff.
Non c’è una sola persona qua dentro, che non mi abbia lasciato qualcosa.
Siete tutti speciali e se c’è una cosa che posso dire è che, se il programma ha funzionato con me, può funzionare con chiunque.
Ora amo la vita e sono pronta a vivere!”
Silvia - Ospite del Centro Narconon Piemonte
