Dipendenza e depressione

(Foto di Hikrcn/Shutterstock.com)

In una persona tossicodipendente, la depressione ha due fonti precise. Prima di tutto c’è lo squilibrio chimico generato da queste sostanze. Alcol, droghe e farmaci inibiscono o sostituiscono la produzione naturale di sostanze chimiche, ingannando l’organismo che era solito produrle. Questo fenomeno si scontra con il sistema automatico di ricompensa, ad esempio, che provoca un senso di benessere o ci assiste ad attutire il dolore.

Mentre le sostanze tossiche “premiano” l’organismo con sensazioni ed emozioni invidiabili, d’altra parte generano molteplici carenze alimentari che lo abbattono senza pietà. Infatti, nella maggior parte dei casi, la depressione viene dopo (e non prima) dell’allontanamento da queste sostanze. Un dopo sbronza ne è l’esempio elementare.

Un’altro fattore importante della depressione è il declino dello stile di vita di chi si droga o è dedito all’alcol. La salute non è più la stessa, i rapporti familiari e sociali scricchiolano e magari atteggiamenti criminali vengono assunti per procurarsi la sostanza. La droga, poi, può far andare nei guai con la legge.

La persona tossicodipendente non vuole questa disgregazione della sua qualità di vita, ma non può farci niente perché ha perduto il controllo della vita stessa. Man mano che le sue relazioni personali vanno in fumo o che le sue grane legali peggiorano, si sente crollare, si sente in pessima forma, giù e allora presenterà i tratti fisici e mentali della depressione.

La persona tossicodipendente, prima della dipendenza era una brava persona, generalmente. Incontrando le gravi situazioni di vita generate dalla dipendenza, si intrappola nello sforzo di nascondere gli atteggiamenti e le vicende che l’hanno trascinata in questa condizione. Qui inizia il senso di colpa che la tiene lontana dai suoi cari e dagli amici veri.

Per contrastare il senso di colpa, diventa critica ed aggressiva verso gli altri. Gli atteggiamenti antisociali sono il marchio delle sue trasgressioni e del suo modo di vivere disonesto, ma queste reazioni odiose sono una disperata richiesta d’aiuto.

Se questa richiesta viene raccolta, la persona tossicodipendente deve iniziare un duro cammino. Oltre a disintossicarsi completamente, deve tornare ad essere onesta, ammettendo i propri errori e trovando un modo per ripararli, dov’è possibile. Allora proverà un sollievo enorme. Il senso di colpa svanirà, lasciando il cuore libero di amare.

Il programma Narconon offre una via comprovata per un recupero che faccia tornare, oltre alla sobrietà, la gioia di vivere e l’amore.

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON PIEMONTE

PREVENZIONE ALLA DROGA E RECUPERO DALLA TOSSICODIPENDENZA